La Leggenda di Shen Nong: la Scoperta del Tè

Tanti e tanti anni fa, in un’epoca in cui la storia si mescolava alla mitologia, i cinesi credevano che la loro cultura fosse un dono degli dèi. I sovrani di quei tempi remoti, come per la leggenda di Shen Nong, erano considerati figure semidivine, un po’ uomini e un po’ divinità. Uno di questi straordinari personaggi era Yandi, meglio conosciuto come Shen Nong, il Divino Agricoltore.

Shen Nong era un imperatore saggio e generoso. La leggenda lo descrive con un corpo umano, la testa di un bue e un ventre trasparente. Questo dettaglio non era casuale: grazie al suo addome trasparente, poteva osservare come i cibi e le erbe influenzavano il suo corpo. Lo chiamavano il Dio del Sole, ma i titoli che lo hanno reso celebre sono stati molti: l’Imperatore dei Cinque Grani e il Dio della Medicina Cinese. Ancora oggi, però, il nome che più lo identifica è Shen Nong, il Divino Agricoltore.

Una Missione di Cura e Compassione

La leggenda narra che un giorno un ministro si presentò alla corte di Shen Nong, chiedendo il suo aiuto per un vecchio che soffriva terribilmente. Nessuno sapeva quale fosse la causa del dolore né come alleviarlo, poiché in quei tempi non esisteva ancora la medicina. Il vecchio morì poco dopo, e questo episodio colpì profondamente Shen Nong.

Decise che non avrebbe mai più permesso che il suo popolo soffrisse senza speranza. Mosso da una compassione infinita, intraprese una missione per scoprire tutti i segreti delle piante, per poter offrire cure e rimedi.

L’Inizio dell’Agricoltura e della Medicina

Ogni giorno, Shen Nong si addentrava nelle foreste, raccogliendo piante selvatiche e assaggiandole una per una. Grazie alla sua curiosità e al suo ventre trasparente, riuscì a catalogare ogni pianta in base al sapore, alle proprietà e agli effetti sul corpo. Non tutte le sue scoperte, però, furono facili: si narra che fosse stato avvelenato fino a settanta volte al giorno!

Nel corso della sua vita, Shen Nong identificò 365 erbe medicinali, numerosi frutti e verdure, e i cinque raccolti fondamentali della Cina antica: riso, grano, sorgo, miglio e fagioli. Fu lui a introdurre strumenti come il calendario, l’aratro e l’ascia. Progettò anche sistemi per coltivare, conservare e immagazzinare cibo.

Grazie alle sue scoperte, nacque l’agricoltura e la medicina tradizionale cinese. Secoli dopo, durante la dinastia Han, gli studiosi raccolsero le sue conoscenze in un libro famoso. Questo libro è “Il Classico delle Erbe del Divino Agricoltore“.

Immagine della leggenda di Shennong, imperatore legato all'origine del tè

La Leggenda di Shen Nong: La Scoperta del Tè

Ma la parte più affascinante della leggenda riguarda la scoperta del tè. Si narra che un giorno Shen Nong stesse accendendo un fuoco per bollire dell’acqua, quando alcune foglie secche caddero accidentalmente nella pentola. Incuriosito, assaggiò l’infuso e rimase sorpreso dal suo sapore.

Non solo: il tè si rivelò un potente antidoto contro i veleni. Da quel momento, Shen Nong lo utilizzò per contrastare le tossine delle erbe velenose che provava ogni giorno. Grazie al tè, riuscì a vivere una lunga vita, raggiungendo l’età di 120 anni.

L’Epilogo di un Eroe

Purtroppo, anche Shen Nong aveva i suoi limiti. Un giorno, assaggiò un’erba mortale chiamata “erba che spacca gli intestini” . Questa volta, però, non ebbe il tempo di bere il suo amato tè per salvarsi. Shen Nong morì, ma non prima di aver lasciato un’eredità straordinaria: la conoscenza delle piante, la scoperta del tè e una lezione di altruismo e dedizione al benessere dell’umanità.

La leggenda di Shen Nong è un Esempio per il Presente

La leggenda di Shen Nong continua a ispirarci ancora oggi. Quando prepari il tè, puoi sentirti dentro questa storia antica, fatta di curiosità, sacrificio e amore per la natura. Shen Nong ci ricorda che anche gesti semplici, come preparare un infuso, possono portare a scoperte che cambiano il mondo.

La prossima volta che sorseggi il tuo tè preferito, pensa a Shen Nong, il Divino Agricoltore, e alla sua storia. Una leggenda che ha attraversato i secoli, arrivando fino a te.

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